LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 16 giugno 2016

Ma la noia no

C'è uno stato, un modo di sentirsi, una situazione che dovrebbe circolare nel mondo anticipata dal cartello segnaletico di pericolo.

LA NOIA.

La noia è un adipe che si attacca a ossa tendini muscoli e blocca progressivamente i movimenti fino alla paralisi totale.
E' quel grasso che invade le vene e fa rallentare il sangue di più, sempre di più, finché si ferma.
E' il bastone tra le ruote del metabolismo della vita.

Sembra innocua, perché non fa star male di colpo, come una disperazione, che ti prende e ti sbatacchia e ti fa roteare a gambe in su e testa in giù, e ti fa sbatacchiare negli spigoli del mondo, e ti travolge come quelle onde grosse sulla riva della spiaggia, che non sai più dov'è il cielo e dov'è il suolo e dove sei tu.

Ché poi, se ci pensi, è un po' lo stesso effetto di una felicità violenta che ti coglie di colpo. Solo che in quel caso non ti accorgi di nessuno spigolo e ti fai prendere dalla vertigine del vorticare fino a sentirti ubriaco di gioia.

La noia può diventare uno stato cronico;
tutte le altre sensazioni negative
o si risolvono in qualche modo,
in bene o in male,
o si trasformano loro stesse in noia.

Perfino la disperazione,
se non porta alla morte,
volontaria o meno che sia,
o si risolve positivamente, terminando,
oppure diventa noia.
Mi dispero oggi,
mi dispero domani,
mi dispero dopodomani,
alla fine mi assuefaccio alla disperazione
e mi annoio.

Anche la paura,
che può sembrare una roba brutta,
a parte che stimola il metabolismo,
il pensiero,
la reazione,
se dura tanto
o si affronta passivamente,
diventa pure lei paralisi
e la paralisi, si sa,
dopo un po' annoia.

E la felicità che fa?
Prolungata nel tempo diventa serenità.
La serenità che fa?
Prolungata nel tempo crea assuefazione.
Soluzioni?
O la correggi con la giusta dose di angoscia,
con un po' di iniezioni di adrenalina,
o ti arrendi all'assuefazione,
cosa che diventa noia.

Piuttosto che annoiarti
disperati in modo discontinuo,
abbi momenti di gioia intensa,
prova paure terribili
ma affrontale di petto.

Piuttosto che annoiarti,
fatti venire l'ulcera per la disperazione,
però poi fattela passare,
almeno la disperazione,
dato che forse l'ulcera tende a cronicizzarsi.
Anzi, rallegrati così tanto da farti passare pure l'ulcera,
e mantieni quella costruttiva angoscia di fondo
che ti dice che la contentezza finirà
e tornerà la disperazione,
almeno quel tanto che basta
per non dimenticarti che merita essere contenti.
Ma tu rallegrati lo stesso,
buttati nelle cose che ti rendono felice adesso,
perché l'alternativa al non rallegrarti
per non disperarti dopo
è la noia.

Ma la noia no.
Tutto, ma non lei.
La noia
decisamente
NO.

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