LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 26 marzo 2007

Un punto macrobiotico

Ieri ho spolverato la mensola della libreria, dov'erano appoggiati ammassi gattosi di incensi e candele.

Ho messo su un incenso al Patchouli, dato che per la prima volta in circa due anni sapevo che nessuno mi avrebbe detto: "Che puzza tremenda metti via sto coso ho già mal di testa".

Era l'incenso che avevo trovato per la prima volta a "Un punto macrobiotico" a Nervi. A dire il vero, e spero che questa pubblicità neutralizzi ciò che sto per dire, era in bagno, e mi era talmente piaciuto che avevo dovuto dare corda alla vena cleptomane che c'è in me, e me n'ero infilata una stecca sotto la maglietta. Il che non era stato comodissimo: essendo agosto, avevo su un vestito leggerissimo, e sembrava che mi avessero steccato la pancia.

Tutto ciò, per approdare, con un'associazione mentale rapida, rapida come i miei riflessi mattutini da cambio d'ora, a parlare di questo punto macrobiotico.

Entri, ti ritrovi in un posto fatto di tavolini di legno e persone di ogni sorta, con camerieri-proprietari un po' stinti (nel senso che non sono tinti, neanche le donne neanche quelle con i capelli lunghi, cosa che distruggeva psicologicamente la mia collega). Ti servono un thè tiepido e ti portano del cibo senza sale quasi senza carne e senza nulla dei condimenti universalmente noti. Ti siedi lì in mezzo ad altra gente che mangia ai tavolini in legno, spegni il cellulare, o fingi mettendo il silenziatore, perchè c'è scritto. Salvo poi trovarti la borsa che cammina da sola sospinta dal vibracall. Ti distendi tantissimo, ti godi i piattoni giganteschi pieni di verdure in proporzioni commisurate al fabbisogno di grassi proteine vitamine e chi più ne ha più ne metta. Quando sei bello rilassato, ti alzi, con la pancia gonfia come un pallone areostatico di vapori di legumi vari e di thè, e dici: "Ahhhh, come sono pieno, mi sembra di aver mangiato un bue per traverso - ovviamente un bue di soia -".

Poi esci circospetto, ti precipiti nella gelateria buona, quella d'angolo, che fa la crema così buona, con quell'aroma di limone, e ti scofani una coppa magnum da 12 euro.




PS L'incenso al Patchouli l'ho poi comprato eh!


PPS Se ci andate, provate anche le caramelle macrobiotiche. Si attaccano ai denti come mastice ma sono buonissime! (con quest'ultima pubblicità dovrei essere a posto).



10 commenti:

  1. inoltre a me pare che 3/4 del cibo del ristorante macrobiotico sia color giallino-ocra-marroncino..
    buon appetito
    (io cenerò con una zuppa al kamut, anch'essa di quei colori, buona ma triste..)

    RispondiElimina
  2. per inutile donna: il colore e' dato dalle varie salse di soia che usano. E se per te e' triste perche' continui ad andarci?
    In quanto all'articolo, a me fanno piu' ridere quegli uomini che si vede anche dal satellite che sono tinti... Non capisco cosa ci sia di male se una donna non si tinge. In quanto ai condimenti universalmente noti, se proprio non lo sai, sono anche universalmente riconosciuti come prima causa di obesita' diabete coleserolo e se vuoi continuo per una settimana.
    Allora perche' prendere per il culo questa filosofia di vita? Semplicemente non andarci piu'!! E come se io prendessi in giro chi va a pregare in chiesa.
    Basta con questi luoghi comuni. Apriamo un po' gli occhi!!!!
    Fabrizio

    RispondiElimina
  3. Oh calma calma!
    Mangiate tutti quello che cavolo vi pare e che più vi fa stare bene, a prescindere, dico io! Tingetevi di quello che volete o non tingetevi!
    KEEP COOL!

    RispondiElimina
  4. Cibo triste?
    Allora non è macrobiotica!!!
    Venite a trovarci qui...
    http://www.associazionetao.org

    A presto

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. gurada un po' che coincidenza,mia madre lavora al punto di nervi e anche io a volte...trovo sia un posto stupendo...la pancia ti si gonfia perchè non sei abituato,se mangi il gelato poi...tornaci! però se ti becco rubare un incenso ti faccio vedere i cavoli amari...macrobiotici ovvio!
    ciao teresa

    RispondiElimina
  7. No, no!
    Il gelato non mi gonfiava mica la pancia...quello alla prugna, poi!!
    Peccato che ora non viva più a Genova...

    PS Pensa che ieri ho bruciato l'ultimo incenso al Patchouli COMPRATO da voi...perchè dopo il test l'avevo anche COMPRATO!!

    RispondiElimina
  8. ...beh, penso sia doveroso, prima di commentare, avere idee chiare sull'argomento...cosa significa Macrobiotica? A cosa serve la Macrobiotica? Chi l'ha inventata e perchè? Penso che quel certo signor George Osawa, non abbia voluto semplicemente perdere il suo tempo dietro a cretinate...considerando poi che la Macrobiotica aiuta i malati a guarire direi che un pò di rispetto le si debba! O no?

    RispondiElimina
  9. Buh, io non so chi sia Sto Osawa, però mi piaceva il cibo lo stesso!!!

    RispondiElimina
  10. Leggete i libri di Ohsawa e capirete,ve lo dico io che sono macrobiotico fin dalla nascita e lavoro al punto di Sansepolcro in Toscana

    RispondiElimina