LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

martedì 20 marzo 2018

Il sottile confine tra l'estasi e la noia

Dovete (ma anche no, forse potete, opzionalmente) sapere che, in qualità di blogger, ho un'applicazione che si chiama Color note sul cellulare, e su quest'applicazione scrivo le mie idee di post, in un foglio di color giallino, perché si può scegliere tra una limitata serie di colori smorti.

Quando scrivo queste note è sempre un momento in cui non posso scrivere, di quelli che ti vengono le idee ma non puoi, e allora ti arrabatti a scrivere dove riesci, e una volta erano le carte del prosciutto, adesso è il cellulare, ché tanto piuttosto che uscire senza torni indietro e arrivi in ritardo dove dovevi andare, ma senza no. Senza mai.

Poi, quando torno a casa, mi metto davanti al pc, e, se mi è passata la frenesia del blogger indemoniato, accedo alla pagina di editing e vedo il cursore bianco che slampeggia il genio, ammesso che ce ne sia uno.

Rifletto un po', in preda a uno sconforto da cursore lampeggiante, poi mi dico che posso andare a consultare Color note.

La maggior parte delle note che ho scritto, non capisco a cosa si riferiscano.

Quindi stanno lì, a stagionare, e ogni volta che le rileggo in preda a esigenza di idee da post, capisco meno a cosa si riferiscano.

Però, questa, quella che dà il titolo al post di oggi, è bella.

Il sottile confine tra l'estasi e la noia. 

Chissà che volevo dire.

Probabilmente sono cose che si capiscono solo quando si è in cresta al confine.

Quando si è nella noia ma si intravede l'estasi, si sente quell'energia che cresce dentro e non si sa perché, dato che ci si sta annoiando da un considerevole periodo di tempo, trascinando le proprie scazzate (anche se si è maschi) membra tra la TV, il lavoro, il letto, il tavolo, lo sport obbligato, gli incontri obbligati.

Quando si sta vivendo nell'estasi, si sa che finirà, e quando sta finendo, si avverte.
E' come se un peso ti atterrasse tipo corvo obeso sulle spalle, mentre ti dici che in fondo sei ancora sulla cresta dell'estasi, ma la cresta si sta abbassando gradualmente, e il corvo si accomoda meglio con le sue cosciotte adipose e i suoi artigli cuscinettosi, fino a renderti gravosa ogni attività: la TV, il lavoro, dormire, mangiare, lo sport obbligato, gli incontri obbligati.

Il sottile confine, è bene averlo sempre sott'occhio,
starci vicini e varcarlo spesso,
cavalcarlo come Bodhi,
evitando di fare la sua fine.

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