LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 7 marzo 2016

Alba in città


La città all'alba, dove per alba s'intende una cosa come le sette, sette e mezza, dorme ancora ma con un occhio semiaperto, quello caleidoscopico delle serrande mezze alzate, da cui fanno capolino lenti lavoratori, che camminano allunanti tra cassette di frutta e scatoloni scaricati da camion prealbeggianti.

Echeggiano suoni di colazioni dalle cucine dietro i cui muri si sentono suonare sveglie di vicini sfasati. Ticchettii di cucchiai contro le tazze di porcellana, bip ripetuti di forni a microonde, fischi di teiere, gorgogliare di caffettiere, sgranocchiamenti scricchiolanti di corn flakes mentre già qualcuno infila le scarpe con la tazza appoggiata sulla scarpiera, lavaggi di denti accompagnati da gargarismiche telefonate di lavoro.

Nei bar si accalca gente stropicciata in viso, più occhiaie che occhi, tazzina che oscilla tra banco ingombro e bocca sommessamente sbadigliante. Le macchine del caffè fumano polvere esausta bollente sbattuta giù dai filtri con ritmo allineato ai pensieri dei baristi. Tripudi di croissant ammonticchiati s'inabissano sotto l'assedio di mani frettolose che si incrociano a trama di tappeto.

Il lavoratore prelude alla giornata da mercenario attraversando le strade ancora semideserte, affollate da una manciata di zombie e studenti puntuali. Le sole isole di affollamento sono i bar e gli autobus che portano alle scuole con le relative fermate.

Tra un po' la città si sveglierà e aprirà gli occhi glitterati di rimmel commerciale per abbagliare i suoi abitanti con promesse che non saprà mantenere.


2 commenti:

  1. Al lettore sembra di vivere attraverso la descrizione: pare di ascoltare i rumori ovattati e rinati ad ogni allitterazione, il fiato stanco del coro mattutino....'dentro la cerchia amabile dei monti, alle vie che si prolungano come squilli'.
    E la città cangiante seduttrice traditrice, piena di richieste per ogni promessa...ci sta tutto in quegli occhi.
    Eppure talvolta la città apre certi occhi che allumano con le loro perle trasparenti, senza trucco, tanto che tutto si ridisegna...e tutti i rumori zombi isole di folla fanno solo da sfondo...

    RispondiElimina
  2. E' la città che guarda i suoi abitanti con quegli occhi senza trucco, o sono gli abitanti stessi che la guardano così, in momenti di lucidità? Del resto, la città è i suoi abitanti...non c'è tanta differenza

    RispondiElimina