LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 23 dicembre 2015

Elucubrazioni acquee


Quando si va in piscina, se non si è degli habitué, ci si va proprio perché costretti da cause di forza maggiore, tipo distorsioni, mali che non permettono di fare altri sport, accompagnamento persone, eccetera eccetera.
Già, si sa, l'area di pratica è piuttosto limitata. Per grande che possa essere la vasca, rimane pur sempre perlopiù un parallelepipedo generalmente diviso in corsie. Per quante corsie possa avere, sono in numero finito. Il che fa sì che, prima o poi, si riempiano tutte di persone. Finché si è uno per corsia va tutto bene. Quando si raggiunge il limite, ogni nuovo arrivato viene osservato con inquietudine. Ovunque vada, farà sì che in quella corsia ci siano due persone, che si daranno manate, interferiranno l'una con l'andatura dell'altra, si faranno pipì in faccia. C'è poco da dire che la pipì diventi blu quando la si fa in piscina. Non è vero. Lo sanno anche i bambini. Ci hanno provato per primi.
Quando arriva il famoso uno in più, e quando questo uno in più sceglie una corsia, è una catastrofe per almeno due persone: lui e un altro. Se l'altro cambierà corsia dovrà comunque sceglierne una già occupata, il che farà sì che la catastrofe transiti dall'uno in più a quello che era nella corsia solitaria tutto goduto di non esser stato prescelto.
Non parliamo dell'arrivo di coppie di amici o coppie di fatto o maritate. Andranno insieme in una corsia in cui c'è già qualcun altro, che automaticamente schizzerà via a rompere le acque a qualche solitario nuotatore.
Nemmeno se arrivano nerboruti o pin up il destinatario della loro scelta sarà felice. I motivi sono molteplici, tra cui i seguenti: con gli occhialini e la cuffietta si sembra al meglio una rana, e comunque in piscina si va per nuotare, mica per baccagliare. L'italiano medio non esce dai suoi binari mentali. In piscina va per nuotare e basta. In discoteca o su Tinder per baccagliare. Un po' di elasticità sarebbe mortale. Anche perché, ancora ancora, andare in discoteca per nuotare potrebbe essere possibile, ma su Tinder vedo molto difficile riuscire a fare anche solo mezza vasca.
Tornando alla nostra piscina, l'ex nuotatore solitario può scegliere di spostarsi di corsia sulla base di criteri scientifici, tipo la velocità simile di qualche altro avventore, o il fatto che la donna più cellulitica rischierà di fargli più pipì in faccia in virtù della legge della ritenzione idrica, e sarà quindi da evitare.
Arriverà probabilmente un momento in cui nella piscina ci saranno più carne e ossa che acqua.
Sarà l'attimo in cui il nuotatore blogger deciderà di sacrificare la sua attività sportiva per tornare a casa a razzo e scrivere un bel post. O un brutto post. Insomma, un post.

Nessun commento:

Posta un commento