LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 6 giugno 2012

The angel


C'era un angelo custode che lavorava un sacco bene. Era scrupolosissimo, e per questo era stato affidato a un tizio che ne avrebbe combinata una per colore e che doveva fare una cosa prima di compiere 40 anni, se no la sua vita sarebbe stata inutile.
Il fatto è che l'angelo custode era un po' seccato dal fatto di dover lavorare di continuo, senza nemmeno avere le ferie e la mutua pagati.
Un giorno andò al sindacato degli angeli costodi e chiese che fossero fatti valere i suoi diritti.
Così ottenne due mesi di ferie ogni vent'anni.
Gli diedero anche la mutua, tanto per gli angeli è impossibile farsi male o ammalarsi, ma lui era tutto contento, e lavorò con il doppio della lena solita.
L'umano a lui assegnato, intanto, conduceva la sua vita dandosi alle più pazze attività estreme senza preoccuparsi affatto, dato che notava che tutte le volte che stava per ammazzarsi qualcosa lo riportava allo stato normale.
Pensava che fossero il fato, o il caso, o la sua propriocezione superlativa a fare sì che fosse sempre vivo, sempre intero, sempre in forma, e sempre per un pelo.
Andava quasi giù da un burrone in macchina? Gli finiva la benzina proprio sull'orlo del precipizio e lui pensava "Che fortuna!", mentre l'angelo rifletteva su come smaltire la sbornia di benzina che si era fatto fuori con la cannuccia telescopica cielo-terra.
Aveva l'impressione di essere invincibile.

Ma poi arrivò il momento delle ferie dell'angelo.
All'improvviso, l'uomo iniziò a farsi malissimo anche nelle circostanze più normali. Prendeva storte salendo sull'autobus, si accoltellava sbucciando una mela, e in tutte le sue spedizioni folli si procurava rovinose cadute. Nel giro di due mesi già tutti gli operatori dei Pronto Soccorso della zona lo riconoscevano e ancora lui si chiedeva il motivo per cui di colpo fosse così sfortunato.
Non sapeva che non era ancora morto solo perchè, essendo quadro, l'angelo aveva l'obbligo di reperibilità, e tutte le volte che il pericolo era troppo veniva chiamato via cellulare e accorreva sul luogo, limitando i danni. Il suo uomo, quindi, era tutto livido e dolorante ma senza gravi problemi disopravvivenza.
Dopo due mesi, dopo essersi deiscritto da tutte le gare di sport estremi, e nonotante ciò essersi inflitto una ferita longitudinale in tutta la mano tagliando una torta al torneo di briscola, l'uomo ricevette una cartolina dall'angelo.

Allora capì tutto.

Per fortuna, le Poste erano così lente che l'angelo era già tornato e l'uomo avrebbe potuto riprendere a fare tutto ciò che aveva sempre fatto.
Invece continuò a giocare a briscola, e se credete che l'angelo si sia riposato sbagliate, perchè le insidie sono equidistribuite tra briscola, casa, impervie montagne, abissi marini.
Alla vacanza angelica successiva, l'uomo si chiuse in casa, perchè decise che anche la briscola fosse pericolosissima, dopo essere rotolato giù dalle scale del centro dove andava a giocare, ed essersi pinzato tutte le dita nella porta dell'ascensore successivamente.

Per fortuna, però, arrivarono i 40 anni, l'uomo fece quella coa importante che doveva fare e l'angelo andò in pensione.

L'uomo morì a 98 anni.
Senza angelo.
Chiuso in casa, con i muri imbottiti di ovatta.

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