LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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venerdì 11 febbraio 2011

Son soddisfazioni

Non è che voglia chissà che, non desidero diventare una scrittrice con lo yacht che si mette lì sopra con gli occhiali da sole e il costume, alle Antille o alle Hawaii o a Portofino, con il portatile sulle ginocchia e scrive. Soprattutto perchè scrivere su un portatile al sole è piuttosto scomodo e ci si brucia le ginocchia. Diciamo che poi, se mai mi capitasse, accetterei anche questi gravi disagi: i riflessi del sole sullo schermo, le ginocchia bruciate dal pc. Sono una persona modesta, che si sa accontentare, votata al sacrificio. Altrimenti prenderei uno schiavo che si bruci le ginocchia con il notebook al posto mio. Sono sicura che anche Puff ha lo schiavo che gli scrive i testi delle canzoni, a parte che noto qui sotto che ha messo anche un tendino protettivo sul divano, e direi che quasi quasi prima di procedere all'acquisto chiederei consiglio a lui.


In ogni caso, dicevo, mi accontenterei anche di pubblicare qualche libro, non un best-seller, insomma se fosse un best-seller lo accetterei umilmente, ma anche un libro che mi permetta di tirare su quei 1300-1500 € al mese netti andrebbe bene. Una cosa come win for life, solo che invece di azzeccare dei numeri avrei azzeccato un libro.

Comunque nella vita ho avuto le mie soddisfazioni letterarie.
Per esempio, tra le altre che non sto a citare per non fare un post smisuratamente lungo, ho vinto il primo premio della categoria prosa italiana di "'Lto almanach", un libro a tiratura annuale pieno di racconti e poesie in italiano e dialetto. E' un libro talmente locale che non ho manco trovato il link per linkarvelo, in ogni caso non so nemmeno più quale Almanacco di quale anno fosse, forse il 2008, non lo so.
Il fatto è che io avevo organizzato altro, non mi era arrivato l'invito e avevo scoperto il giorno prima che il giorno dopo avrei dovuto presenziare alla premiazione.
E così, invece di scombinare i miei programmi in nome della fama letteraria, avevo implorato un amico di andare al posto mio a ritirare il premio.
Lui è andato.
Ha stretto la mano ai personaggi a cui c'era da stringere la mano.
Ha ritirato una forma di castelmagno e una pila di libri cartonati patinati di vario argomento.
Il castelmagno se l'è mangiato come indennizzo per il disturbo.
La pila di libri me l'ha data.

Dopo un po', sul giornale locale è comparso un articolo, e c'era una foto del mio amico che stringeva la mano a chi doveva stringerla, e sotto c'era scritto:
"Matteo Rolfo ritira il primo premio per la categoria prosa in italiano".

2 commenti:

  1. Fatti una plastica facciale, assumi le sue sembianze, uccidilo e prendi il suo posto.

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  2. Preferisco evitare :D Troppo sbattimento per un premio locale. Piuttosto lo faccio con Niccolo Ammaniti, anche se non so bene come starei con il suo aspetto fisico!

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