LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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mercoledì 3 novembre 2010

La vie d'après


Ieri guardavo il tg2, e, in occasione della ricorrenza mortuaria, c'era il corrispondente da Parigi che parlava di un sito chiamato www.laviedapres.com, che serve a creare un testamento in internet, inserendo tutte le proprie password criptate, in modo che, una volta morti, i nostri cari possano chiuderci tutte le iscrizioni ai siti tipo Facebook, leggere i nostri messaggini per loro, vedere le nostre foto, eccetera eccetera.

Certo, l'idea che una moglie/marito possa scoprire che il marito/moglie la tradiva beccando altre/i donne/uomini su siti vari e possa chiudere il suo account è molto carina. Ci hanno fatto anche su un film, ma in quel caso non era una cosa volontaria.
Tutto sommato, però, potrebbe trattarsi di un atto di sadismo postumo, indirizzato a liberarsi la coscienza anche da morti, senza conseguenze perchè tanto si è ormai humus. E fin qui un comportamento simile, seppur di dubbia moralità, può essere capito. Del resto, è giusto che un'eventuale dubbia moralità da vivi sia prolungata anche dopo la morte, in un'ottica di estrema congruenza.

La cosa che mi preoccupa di più è che, invece di far ottenere a un qualche caro a me sopravvissuto le mie password APRES MA VIE, se le peschi un bell'hacker PENDANT MA VIE.

Forse conviene correre il rischio di continuare a vivere in Facebook e company anche da morti.
Del resto, l'humus non è uno che se la prende per certe cose.

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