LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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lunedì 6 settembre 2010

Reti di protezione (da che?)

A Cuneo, come si è già detto in altre occasioni, la gente ha un acume al di fuori della norma.
Si è creato un problema, si è cercata una soluzione.
Cercata non implica trovata.
Meglio precisarlo.
Il problema è la presenza di un ponte alto 60 metri, il Ponte Nuovo.
Eccolo:
Il suddetto si presta molto bene a buttarsi di sotto e sfracellarsi, soprattutto perchè, a meno di non essere proprio sfigati, è difficile cadere in un punto con l'acqua alta e non spappolarsi al suolo (a qualcuno è successo, ovviamente).

Molta gente si buttava di sotto e si sfracellava totalmente.
Non so perchè usi il passato.
La gente si butta sempre.
E si sfracella sempre totalmente.
A parte qualcuno, che si sfracella troppo poco.

Però, da un po' di tempo, un bel po' di tempo, risalente ancha e prima dello scatto della foto, la pensata dei cuneesi è stata quella di mettere una rete metallica con maglia strettissima e rigidissima, alta più o meno2 metri, davanti ai fianchi del ponte, per dissuadere la gente dal buttarsi.
Il risultato è stato che la gente si butta lo stesso, ma è molto più difficile salvarla.

(NdR vorrei far notare che nell'articolo su linkato, il ragazzo che non è riuscito a salvare la suicida è un investigatore privato. Ci tiene e precisarlo, perchè, se non lo fosse stato, mai si sarebbe reso conto degli intenti di una tipa che, appena scavalcato la rete, bascoula pericolosamente verso l'esterno. Probabilmente avrebbe pensato a un bungee jumping con un nuovo elastico trasparente, fatto del materiale di cui sono fatti i reggiseni per le maglie senza bretelle).

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