Dove vado a correre c'è spessissimo un signore di una certa età, diciamo 60 anni, con la giacca leggera, beige (sempre quella, autunno-inverno-primavera-estate), i pantaloni di flanella marroncina, le scarpe tipo le Canguro, non quelle che ci sono oggi, quelle che c'erano vent'anni fa, di cuoio, con il bordino, e un laccetto di pelle che passava sui lati, con non si sa che scopo.
Questo signore, vestito di tutto punto, si mette a correre e percorre tutto il viale, rimbalzando sui pavimenti gommosi dei giochi per bambini. Poi sfiancato, si riposa un po'. Poi ricomincia. Il che a me non dà alcun fastidio.
Oggi, però, si è messo a correre proprio vicino a me, al mio fianco.
Vi assicuro che avere un sessantenne con la giacca e i pantaloni con la riga in mezzo che sbatacchia pesantemente i suoi mocassini sul pavimento gommoso dei giochi per bambini, vi costeggia mentre correte per dieci minuti e vi supera pure è molto più faticoso che correre senza un sessantenne con la giacca e i pantaloni con la riga in mezzo che sbatacchia pesantemente i suoi mocassini sul pavimento gommoso dei giochi per bambini, vi costeggia mentre correte per dieci minuti e vi supera pure.
grazie per il sorriso quotidiano.
RispondiEliminaFireW
Prego. Ogni tanto faccio anche piangere :D
RispondiEliminaciao Mattea, grazie per le risate a leggere il post di ieri!
RispondiEliminaSilvia costamagna
Prego! Meno male che faccio ridere! :)
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