LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 8 agosto 2007

Un libro da prendere e portare via


Andate per caso in vacanza?
Siete per caso di quelli che leggono solo in vacanza?
Non andate in vacanza ma leggete anche quando state in città?
Siete manager stressati che leggono solo dall'una all'una e un quarto della notte stesi (in tutti i sensi) nel letto con il lumino acceso?
Va beh, in ogni caso, vi consiglio questo libro.
Io l'ho preso in prestito da un'amica nel lontano 2002, e finchè non l'ho finito l'ho letto ovunque e in ogni momento. Notte e giorno, sui tram, nelle sale d'attesa, in aula durante le lezioni, seduta sul tavolo della cucina di notte quando la mia coinquilina dormiva nella stanza, accovacciata davanti allo sgabuzzino mentre mi allacciavo le scarpe ecc ecc ecc.
Poi, quando ero in Francia, non contenta, l'ho regalato in francese. Ma il libro regalato, prima l'ho letto io, interrompendo ogni altra attività nei limiti del possibile per tutto il periodo della lettura. Quando poi il beneficiario ha affrontato la lettura, durante una vacanza in marocco, di nuovo l'ho riletto tutto, piazzando il mio appuntito mento sulle sue spalle, tanto non resistevo alla tentazione.
Per andare a stemperare il mio entusiasmo, riferisco i commenti della Scuola Holden e dei suoi rappresentanti, che, durante un corso di scrittura, mi hanno fatto notare che:
  • l'insegnante che cura la mamma malata, in un punto del libro, la tira su dal lettino con due braccia, quindi con il terzo braccio (!?!?) fa il letto, per poi riposarla;
  • nella stanza della mamma malata c'è solo una lettiga e null'altro, come se la nonnina morente non avesse bisogno di nessun macchinario nè di comodini nè altro;
  • la scrupolosa insegnante, deditissima alla madre, la raccoglie, mucchietto d'ossa com'è, e la mette nella vasca da bagno piena d'acqua, per poi lasciarla lì mentre si occupa d'altro. Si sa che i vecchi moribondi sono lavati con impacchi e non nella vasca;
  • i personaggi dell'insegnante sfigata frustrata zitellona e del playboy sono scontati secondo loro.

Raccolgo le critiche, ma ritengo che la piacevolezza di un libro di Ammaniti, dove i confini della realtà sono molto labili, non stia nell'attendibilità realistica dei particolari.

1 commento:

  1. In una faccia quadrata come è possibile che ci sia un mento appuntito?

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