LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

sabato 28 aprile 2007

Etimologia delle classificazioni mentali

Ecco, volevo essere senza pregiudizi.
Ecco, volevo evitare cateogorie mentali.
Ecco, le ho eccome, le categorie.
Non volevo, ma le ho.
E da quando sono piccola.
Per esempio, gli sfigati e i non sfigati, che potrei chiamare figati, e che la maggior parte della gente chiama fighi.
Non è già questa una categoria che ti taglia le gambe prima che siano arrivate alla lunghezza definitiva?
Già all’asilo, lo sanno tutti che ci sono gli sfigati e i fighi.
Che poi, andando a fondo nell’etimologia spicciola del termine, significa chi ha la figa e chi non ce l’ha. I fighi ce l’hanno, gli sfigati no. Il che implicherebbe di per sé che il termine debba automaticamente essere attribuito alle donne nel primo caso (dato che, più o meno, ce l’hanno tutte) e agli uomini nel secondo. Si dà il caso, invece, che i due termini siano applicabili soprattutto, se non esclusivamente, agli uomini (e forse alle lesbiche).
Perché in fin dei conti, figo è chi si procaccia figa in quantità, sfigato chi non se la procaccia affatto, o quasi mai.
E qui ci si riconduce, seppur un po’ brutalmente e scurrilmente, a ciò che sorregge il mondo, cioè alla finalità riproduttiva dell’essere umano.
Ma si pone un dubbio ulteriore. Ammesso e non concesso che ciò che ho asserito finora abbia fondamento e sostenitori, ora, le donne sono correntemente definite fighe e sfigate. Perché tutto il ragionamento regga, dovrebbero essere invece definite cazzute e scazzate. Anche se poi per scazzata si intende altro. S’intende annoiata, apatica, indifferente. Il che può ragionevolmente essere conseguenza del significato etimologico del termine scazzata. Insomma, sostituiamo l’effetto alla causa.
Ecco, ora che ho esposto il mio ragionamento, torno ad immergermi nel mio scazzo.
E scusate se vi ho scazzati.

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