LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 21 marzo 2007

C'era una donna

Quest'estate uscivo dal lavoro all'ora di pranzo.
Passando davanti ad una panetteria, avevo notato che da un po' avevano piazzato proprio lì, in una piazzetta che nessuno riconosceva come piazzetta, due panchine, a V, come per dire: guardate che qui c'è una piazzetta. Avevano messo anche un vaso pieno di terra, tanto per ribadire la cosa.
Io avevo pensato che nessuno si sarebbe seduto, e così infatti è stato.
Ma quel giorno c'era una donna.
Era seduta sulla panchina.
I capelli d'un biondo quasi senza melanina, la pelle chiarissima, vestita con un vestito bianco, una tunica da cui pendevano tantissime paillettes luccicanti. C'era il sole, e le paillettes luccicavano in tutte le direzioni. Mangiava una focaccia, avvolta in un incarto enorme stropicciato.
Guardava un punto lontanissimo, senza muovere le pupille.
In tutta la sua persona immobile, le uniche cose che muovevano erano le paillettes festose e la mandibola che ruminava lentamente la focaccia.
Quello sguardo lontano, me lo ricordo ancora ora.

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