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lunedì 20 febbraio 2017

Hot or die


C'è una questione legata ai ristoranti che sembra ininfluente, ma secondo me è influente, oltre che fluente.
Si tratta della temperatura dell'acqua del rubinetto nei bagni.

L'80% dei luoghi di ristorazione in cui sono stata io ha solo l'acqua fredda.
Uno può dire ma sì, tanto è solo per lavarsi le mani, a che serve l'acqua calda?
A parte discorsi sul potere lavante di acqua a diverse temperature, al di là dei discorsi ecologisti e di quelli sul calcare, la domanda è: ma tu a casa tua, che nel lavandino perlopiù ti lavi le mani e la faccia, hai deciso di mettere solo l'acqua fredda?
Un ristoratore che considera la spesa che comporterebbe mettere un miscelatore nel lavandino del bagno per i clienti (cosa che sicuramente avrà fatto a casa sua), quali altri calcoli avrà fatto?

Eppure si dice al proprietario di attività ricettiva di trattare bene il cliente, se non perché gli "vuole bene" in quanto appartenente alla stessa umanità a cui appartiene lui, almeno perché ritorni, perché perlomeno creda che gli si "voglia bene".

Il ristoratore risponderà che anche fare la cernita degli ingredienti meno cari, per poi mischiarli con maestria, è un'arte, come saper risparmiare sul calore dell'acqua con cui (si spera) verranno lavate le mani degli avventori, massa di umanità che non è in grado di riconoscere il meglio, ma desidera immondizia accuratamente selezionata.

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