LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 25 febbraio 2016

Immaginazione


C'era questo alunno che se ne veniva a scuola con lo zaino zeppo di fogli senza quaderno, tutti ammucchiati, una pagina di appunti di italiano appallottolata in una di meccanica appallottolata in una di impianti a formare un gomitolo di materie in cui non aveva voglia di tuffarsi.

Un giorno la prof di italiano ha dato un tema: "Immagina il tuo futuro".
Lui aveva spallottolato un foglio bianco da un lato - solo da un lato -, l'aveva in qualche modo stirato sul banco con le mani di piatto, aveva preso una biro e aveva iniziato a contemplarne lo stropicciato candore.

Io giravo tra i banchi.
Mi ero accorta che non aveva scritto niente.
Mi ero avvicinata e gli avevo chiesto di darsi da fare.

Avevo ripreso a girare.
Ero tornata.
Sempre il nulla.

Allora mi ero appollaiata lì vicino.
L'avevo esortato a lanciarsi nell'immaginazione.
Proprio perché ero appollaiatamente insistente, insistentemente appollaiata, aveva messo la punta della biro sul foglio e aveva scritto quattro frasi.
Anzi tre.
Che avrebbe finito la scuola.
Che avrebbe sposato la sua ragazza.
Che avrebbe trovato lavoro in un'officina.

Alla fine è venuto fuori un quinto di paginetta.

Certo, la sua immaginazione non era andata molto in là.

Io avevo pensato che perlomeno
uno
a diciotto anni
immaginasse
che so
di diventare un meccanico della Ferrari
di diventare un famoso calciatore
magari di serie A
perlomeno B
al massimo C.

Lui, invece, no.
Non immaginava di diventare un meccanico
e nemmeno
un calciatore
e
- forse -
nemmeno di finire la scuola
di sposare la sua ragazza
di trovare lavoro in un'officina
e nemmeno
- forse -
che
in una scatoletta di lamiera
a 20 anni
con suo fratello
sarebbe morto.

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