LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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mercoledì 2 settembre 2015

Attention! Buche!


In Italia, a volte, quando passa un politico, oppure quando c'è qualche evento tipo olimpiadi, o una città diventa città della cultura, capita che quei puzzle di rattoppi bucherellati come gruviera che sono le nostre strade vengano riasfaltate.
Quando non capita nulla, invece, rimangono gruviere rattoppate. A volte qualche pedone e ciclista si disperde in qualche voragine creata all'improvviso nell'asfalto. Poi arriva la camionetta con gli operai, viene piazzata una nuova toppa, e il malcapitato, dopo un po' di apparizioni su "Chi l'ha visto?" entra nel magico mondo dell'oblio permanente.
Quando capitano cose a metà, non troppo importanti ma nemmeno così insignificanti da lasciare tutto così com'è e fregarsene, la fantasia degli italiani si scatena.
Stavo pedalando su una strada dove vado ad allenarmi frequentemente, quando ho notato dei cartelli fantastici. "Attenzione, attention, achtung, buche". Per un attimo ho pensato che "buche" fosse scritto in francese e significasse quel dolce a forma di tronco che si fa a Natale. Poi ho capito che era in italiano e serviva a non far uccidere qualche partecipante di qualche gara. Ad ogni angolo c'erano scritte che indicavano che la strada è piena di toppe, buchi e curve a gomito.
Insomma, perché spendere per sistemare una strada quando si può avvisare la gente che fa schifo e lasciarla così, al massimo con una lunghissima toppa in bassorilievo che percorre longitudinalmente chilometri e chilometri?
Se non altro, i turisti avranno delle curiose foto da scattare e da commentare quando torneranno a casa.

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