LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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lunedì 11 giugno 2012

Riconoscimenti in difetto ed eccesso

Un po' di tempo fa ero in un teatro in un posto dove non vado mai, in coda in mezzo a gente mai vista, quando ecco che ti vedo una faccia già vista.
La faccia era attaccata a una testa, e la testa lo era a un corpo, e tutto quell'insieme io l'avevo già visto da qualche parte ma non ricordavo dove. Un bel fastidio, quello, perchè mi ero messa a fissare quel collage di faccia, nuca e corpo con insistenza, e, dato che si trattava di una donna, e anche dall'aria piuttosto lesbica, parevo una lesbicona bavosa che fissa maniacalmente le altre a teatro.
Mi sono persa tutto il filo dello spettacolo, pensando a chi potesse essere, finchè, uscendo, non l'ho salutata, e lei mi ha salutata, e nell'atto del salutare, complice quello svuotamento d'aria, mi è venuto in superficie nella mente che la tizia era una che lavora nella stessa casa dove abitavo in quel periodo, e ci vedevamo tutte le mattine, salutandoci naturalmente da anni, anni e anni. Decontestualizzata, non l'avevo riconosciuta. A momenti non la salutavo. E nemmeno lei, me.

L'altro giorno, poi, ero al Mc Donald's per comprarmi un gelatino, e c'era dietro al bancone, travestita da tizia del Mc Donald's, con il grembiulino del Mc Donald's, con il cappellino del Mc Donald's, un'altra faccia che avevo già visto, attaccata a un corpo che non mi pareva di aver mai visto. Altre scena lesbica, trattandosi nuovamente di una donna, con me che fissavo impalata e mi facevo passar davanti da fior di famiglie con 10 figli tutti impazziti per l'Happy meal. Alla fine ho ordinato, e, mentre fiatavo per ordinare, ecco che di nuovo il sistema di compensazione tra vuoti comunicanti cervello-polmoni mi ha fatto uscire l'idea, e mi sono ricordata che eravamo a fare la coda al Pronto Soccorso insieme due settimane prima. Lei anche mi ha riconosciuta, ma non c'era parità, dato che io ero vestita da persona normale entrambe le volte, mentre lei la prima era tutta ben sistemata, con allegati due figli gemelli pestiferi e una mamma in tenuta da Presepe vivente, e la seconda era franchisinghizzata.

Altro tempo fa, invece, ero andata a un reading di Guido Catalano, e, a furia di vederlo ai reading e su Facebook, mi ero confusa al contrario, ed ero convinta che fossimo amici, e così l'ho salutato, baciato con ben due baci sulle guance, e poi ci ho parlato per due ore prima del reading, ché eravamo tutti e due in anticipo. Poi mi sono accorta che io e Giudo Catalano non ci conosciamo affatto.

Se non altro, ho riequilibrato un po' riconoscimenti in difetto e riconoscimenti in eccesso.

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