LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 2 marzo 2011

Essayer tout seul


Quando uno fa quello che propone i film agli altri, non è mica una passeggiata.
Per prima cosa, deve convincere gli altri a vedere il film che convince lui.
Un conto è se si è tutti fan di film alla Vanzina, o se ci si trova tutti i Natali a vedersi il panettone delle feste, un altro se si hanno gusti che vengono chiamati d'essai.
Essayer in francese vuol dire provare. Io ho gusti d'essai, che poi, tradotto dal francese, vorrebbe dire saggio e non prova, però a me piace pensare che essai derivi in qualche modo da provare.
Mi piace andare a vedere quei film con zero stelle dal pubblico e 5 stelle dalla critica, ché poi magari la visione diventa anche per me una via crucis, una passione nel secondo senso del termine (o primo, a seconda della religiosità di chi lo usa), come la volta che vidi (da sola) un film in cui c'era un tipo accosciato su una turca per tre quarti d'ora. Lì si rasenta l'arte contemporanea. Il punto è che, se in un museo d'arte contemporanea puoi passare oltre quando vedi una tela bianca che sarà anche un'opera d'arte, ma tanto vale per te profano guardare il muro di casa tua, che è più grande ed è pure gratis, al cinema no. Al cinema devi stare seduto zitto e muto per la durata del film. Spesso anche sgranocchiare noccioline o pop corn infastidisce i vicini.
Quando però ti viene la balzana idea di trascinare nelle tue prove anche altra gente, ricordati che, dopo che li avrai convinti, inizierà la vera prova. I tuoi amici, gasati dai tuoi link a IMDB, dove il tuo film ha, eccezionalmente, 7 o anche 8 decimi, si siederanno sulle poltroncine vicino a te.
Tu inizierai a guardare il film, ma non potrai esimerti dal lanciare rapide occhiate a loro, che per prima cosa subiranno un lento smottamento verso il basso, fino ad avere la testa appoggiata all'incontro tra lo schienale e il sedile. Poi inizieranno le sbirciate ai cellulari, poi le occhiate tra di loro, e tra di loro e te, e tu, che vorresti goderti il tuo bel film da 7 o 8 decimi, non puoi, perchè ti metti a guardare i tuoi amici per i 7 o 8 decimi del tempo e il film per i 2 o 3 decimi. E così, finirà per fare schifo anche a te, perchè 2 o 3 decimi di qualsiasi film sono generalmente incomprensibili, figuriamoci di quelli d'essay.
E così, presso le folle, tu passi per quello che sceglie film orrendi, e i film da 7 o 8 decimi passano per film orrendi anche ai tuoi occhi.

E allora capisci perchè essai non vuol dire prova, ma saggio: perchè conviene essere saggi e andarseli a vedere da solo, ché uno che si guarda i film al cinema da solo a volte viene anche considerato un po' sfigato, ma in cuor suo se li gode e soprattutto non impone supplizi a pagamento ai suoi amici, in modo tale da non rimanere solo anche fuori dal cinema.

4 commenti:

  1. Una riflessione sapida e totalmente condivisibile!

    Ma quanto sei brava come osservatrice ...

    Pensa che per me vale la stessa cosa anche, e soprattutto, quando invito la gente a vedere un concerto o ad ascoltare un disco da me consigliato!

    Grazie ... allora non capita solo a me!!!

    I LOVE K1

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  2. Beh, anche tu, con i tuoi gusti, te le cerchi! ;P

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  3. a me capita che quando si va al cinema in gruppo e vince il film proposto da qualcun altro e non quello che volevo vedere io, passo a sbuffare e a criticare la pellicola per l'intera durata della proiezione... anche se il film è gradevole. ma così, mi piace rompere... :-).

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  4. OOohhhh ma allora sei ancora viva! Mi mancavano i tuoi commenti...usageschi!

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