LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 15 febbraio 2010

Buquicchio ci mette la faccia

L'altro giorno sbucciavo cipolle e ascoltavo la radio.
Ad un certo punto c'era una pubblicità politica, ché qui a Torino tra poco ci sono le elezioni regionali (e non solo qui).

C'era un certo Buquicchio, che non si capiva bene cosa volesse raccontare, ma si capiva perfettamente che la cosa che più lo infastidiva era sentire il suo nome pronunciato in modo improprio. Infatti parlava con una tipa, che lo pronunciava perfettamente, e le faceva i complimenti per la pronuncia. Voto nullo se lo si crocetta e poi lo si pronuncia in modo errato: saranno predisposti in ogni sgabbiotto per il voto appositi rilevatori vocali di voce bassa pro-privacy da voto creati dalla Loquendo.

L'altra settimana, invece, correvo in un viale pieno di manifesti, e tutti i manifesti erano di politici. Ovviamente.

Ed eccolo là, Buquicchio, con uin bel manifestone.

Ma la cosa peggiore è che, dopo pochi metri, era di nuovo là.

Ed ora, va bene il nome, va bene il corso di dizione, ma proprio quella faccia, poteva anche evitare di metterla e sottolineare: "Bisogna metterci la faccia".

Infatti, oggi mi sembrava che il manifesto del metterci la faccia fosse sparito.

Invece no. Qualcuno gli aveva solo tolto la faccia con un pennellone nero.

Oltretutto, anche se si fruga ben bene in internet, sto manifesto del "metterci la faccia" mica si trova.
Ché poi, se uno guarda la faccia, gli passa la voglia di leggere il programma.

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