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QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

sabato 8 marzo 2008

Novità in Italia: insegnanti forma(ti) & getta(ti)

Sacrifici e privazioni per diventare insegnanti specializzati? 11.830 persone in Italia selezionate con un concorso pubblico per rimanere disoccupate.

Cos’è la S.S.I.S.? E’ la Scuola di Specializzazione per Insegnanti della Scuola Secondaria, rimasta, dopo il concorso del 2000, l’unico modo per accedere alla professione di docente. Dura due anni, ed è a numero chiuso, stabilito secondo il fabbisogno di insegnanti previsto nel momento in cui i “sissini” avranno concluso il loro percorso. La selezione avviene tramite concorso. L’intento sarebbe quello di immettere l’esiguo numero di specializzandi nella Scuola, in modo da disporre di personale preparato e qualificato. L’uso del condizionale “sarebbe” non è casuale: infatti, a causa del farraginoso sistema di reclutamento italiano, il piano previsto dagli accordi di Lisbona del 1989 non è mai stato attuato in Italia. Mentre in altri Paesi passare il concorso di accesso equivale ad avere un posto di ruolo nella scuola alla fine dei due anni, in Italia gli specializzati SSIS attendono l’immissione in ruolo per tempi variabili, lavorando come supplenti.
Come si svolge la formazione? Seguendo un iter molto duro, che si sviluppa, dopo il difficile concorso di accesso, su tre binari: una serie di esami legati alla disciplina, una di esami trasversali, contemplanti materie di Scienze della formazione, e un tirocinio presso le scuole, con stesura e discussione di una relazione molto simile a una tesi ogni anno. Il percorso consta di una ventina di esami all’anno (oscillanti in base alle scelte dei professori disciplinari). Al termine, si sostiene un esame di Stato.
Ovviamente, un iter tale non permette praticamente di lavorare, perché la frequenza è obbligatoria, occupa tutti i pomeriggi e la preparazione degli esami richiede molto tempo.
Finora, cioè dal I all’VIII ciclo SSIS, era previsto l’inserimento nelle graduatorie permanenti, che permettono di aspirare al posto fisso.
Con il IX ciclo, in tutto e per tutto uguale ai precedenti, se non più oneroso per l’aggiunta di esami disciplinari supplementari in alcuni indirizzi, non è più prevista l’ammissione alle graduatorie permanenti. Infatti, l’ormai caduto Governo Prodi ha deciso di eliminare questo tipo di reclutamento, senza però dettare nuove direttive, e lasciando gli studenti del IX ciclo SSIS in un limbo normativo.
In Italia, oggi, 11.830 specializzandi, che usciranno dalla SSIS, IX ciclo, con una formazione completa, mirata e professionalizzante, rischiano di rimanere disoccupati. Queste persone stanno rinunciando a lavorare per due anni. In più pagano cara e salata, di tasca loro, la formazione, mentre in altri Stati Europei i futuri insegnanti hanno il posto assicurato e vengono pagati per fare lo stesso iter (per esempio in Francia, così vicina e così lontana dalla mentalità italiana). E occorre non scordate l’onerosità in termini di risorse psicologiche, morali, fisiche legate alla difficoltà degli studi unita alla frustrazione dell’incertezza.
Perché a pari performance corrispondono trattamenti differenziati?
Ci si chiede se la Repubblica ricordi che, nell’articolo 4 della Costituzione, è stabilito che sia suo compito rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese, oppure abbia sostituito il verbo “rimuovere” con il suo esatto opposto.

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